La biodiversità e la tutela ambientale

Energean monitora costantemente il proprio impatto sugli habitat locali al fine di promuovere la conservazione della biodiversità nelle proprie aree operative.

Attraverso l'adozione delle migliori pratiche, rimaniamo conformi alle disposizioni stabilite dalle direttive e dai quadri legislativi dell'UE, tra cui i seguenti:

- Convenzione sulle specie migratorie (CMS o Convenzione di Bonn)

- Convenzione sulla diversità biologica (CBD)

- Direttiva Uccelli (2009/409/CE)

- Direttiva Habitat (92/43/CEE)

- Altre convenzioni, come quelle di Berna e di Ramsar

Energean non opera in aree di alto valore per la biodiversità o in aree dichiarate Patrimonio dell'Umanità dall'UNESCO, in base alla classificazione fornita dall'Unione Internazionale per la Conservazione della Natura (IUCN). Tuttavia, il nostro impianto di Prinos in Grecia e gli impianti di Garaguso, Colle di Lauro e Santo Stefano Mare in Italia si trovano all'interno di aree protette, mentre Comiso è adiacente (5 km) a un'area protetta. I nostri sforzi per preservare l'integrità degli ecosistemi sono intensificati in questi casi, poiché siamo molto attenti agli impatti che le nostre attività commerciali possono creare sulla fauna e sulla flora locali.

In generale, valutiamo gli impatti negativi che possono verificarsi durante le fasi di costruzione, funzionamento e abbandono dei nostri progetti, in base a criteri predefiniti che includono, magnitudo, probabilità e reversibilità. Per i nostri impianti attualmente in esercizio, non sono stati previsti o osservati impatti significativi sulla biodiversità con riferimento agli habitat e agli ecosistemi interessati.


LE COLLABORAZIONI PER LA BIODIVERSITA'

Negli ultimi anni abbiamo condotto alcune indagini sulla biodiversità per identificare gli habitat sensibili in prossimità delle nostre attività e valutare i nostri impatti. Inoltre, abbiamo prolungato la collaborazione con organizzazioni locali per far progredire le conoscenze collettive nel campo della ricerca sulla biodiversità.

Tra collaborazioni più recenti emerge quella con l'Istituto Zooprofilattico di Teramo a Rospo Mare, nell'ambito del progetto "Acquisizione e analisi dei dati mediante biorecettori marini", per indagare la biodiversità nelle acque sottostanti le piattaforme.

L'obiettivo finale è stabilire un sistema di pre-allarme biologico in un'area cruciale del bacino adriatico centro-meridionale. Utilizzando questo sistema su diverse piattaforme dell'Adriatico, sarà possibile creare banche dati utili per una gestione più efficace delle aree costiere.