Energean recommits to Italy

Energean recommits to Italy


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Why we recommitted to Italy

 

It’s all about clarity. All of our stakeholders were frustrated by the delays. Politicians, local communities, counterparties, staff and investors. We realised that we had to make a difficult decision and take back control, both for our own good and for all of our stakeholders.

The important thing to remember is the strength of the Italian portfolio. We have successfully increased the life of several producing Italian fields, and we are a partner on the largest Italian upstream project – Cassiopea – in many years.

 

Lessons to be learned from Israel

 

We believe we could help provide a secure, reliable and affordable energy supply to Italy, from multiple domestic projects - if we receive the necessary permission to operate.

There’s an interesting comparison in Israel. Israel made the strategic decision to invest in its own resource base. It was an importer of natural gas and coal. Now it produces its own gas and has reduced coal consumption. This means it enjoys reliable and secure energy that is also one of the lowest priced in the region.  The Israeli government put in place oil & gas investor welcoming policy, and we invested over $1bn and are now producing almost 50% of Israeli gas demand, underwriting energy security.

Italy could do the same if it puts in place investor friendly policy that will attract capital and operational knowhow.

 

A new paradigm: geopolitics reminds us of the importance of energy security in Italy and the EU

We have to be aware how the world has changed. Energy security should be our No1 priority. We rely on imported oil and gas; we must make Europe, energy independent.  We are going to use natural gas for decades, and at the moment we have to trust external suppliers, whether that’s Russia, the US, Qatar or others. That trust was demonstrated to have a significant cost, where European gas prices rocketed following the Russian invasion of Ukraine. As European Citizens, we face a choice – we are going to use gas, so why not produce our own? Not least because domestic production emits significantly less carbon than global LNG.

Across the countries where we operate, we are seeing initial signs that governments will be more positive on domestic gas production. We want to see this momentum continue at a faster pace from all governments across our portfolio. There is no doubt that we will be using gas for decades – Birol of the IEA called for investment in exploration! We want to invest securing jobs across the value chain and supporting domestic energy security. For this to happen, we could apply for new licences for new operations.

 

Energean: a partner to be trusted by all stakeholders. That trust must be reciprocated.

We understand the environmental concerns. We have been operating offshore for over 40 years. We coexist in total harmony with the local tourist and fishing industry. This is how we operate across our portfolio. We are a responsible operator.

We provide a secure and reliable energy supply, and we work in partnership with local communities. We ask the same commitment from our policy stakeholders. Make a positive decision to commit to domestic energy security There are other countries that are committed to building their resource base through engaging with independent upstream players; we request Italy recognises the clear mutual benefit.

Energean wants to produce more in Italy and Italy needs enhanced domestic production. Lets work together.

 

Watch the video here: Intervista con Mathios Rigas, Ceo di Energean

Perché ci siamo re-impegnati verso l' Italia?

Si tratta di chiarezza. Tutti i nostri stakeholder erano frustrati dai ritardi. Politici, comunità locali, controparti, personale e investitori. Ci siamo resi conto che dovevamo prendere una decisione difficile e riprendere il controllo, sia per il nostro bene che per quello di tutti i nostri stakeholder.

La cosa importante da ricordare è la forza del portafoglio italiano. Abbiamo esteso con successo la vita produttiva di diversi giacimenti italiani e siamo partner del più grande progetto upstream italiano, Cassiopea, degli ultimi anni.

 

Lezioni da imparare da Israele

Crediamo che potremmo contribuire a fornire un approvvigionamento energetico sicuro, affidabile e accessibile all’Italia, puntando su progetti nazionali, se ricevessimo i permessi necessari ad operare.

C’è un confronto interessante con Israele. Israele ha preso la decisione strategica di investire nelle proprie risorse. Prima era un importatore di gas naturale e carbone. Ora produce il proprio gas e ha ridotto il consumo di carbone. Questo significa che gode di energia affidabile e sicura, che è anche una delle più economiche della regione. Il governo israeliano ha messo in atto politiche favorevoli agli investitori nel settore petrolifero e del gas, e noi abbiamo investito oltre 1 miliardo di dollari, producendo ora quasi il 50% della domanda di gas israeliano, garantendo la sicurezza energetica.

L’Italia potrebbe fare lo stesso se continuasse ad attuare politiche favorevoli agli investitori che attraggano capitale e know-how operativo.

 

Un nuovo paradigma: la geopolitica ci ricorda l’importanza della sicurezza energetica in Italia e nell’UE

Dobbiamo essere consapevoli di come è cambiato il mondo. La sicurezza energetica dovrebbe essere la nostra priorità numero 1. Dipendiamo da petrolio e gas importati; dobbiamo rendere l’Europa indipendente dal punto di vista energetico. Usiamo il gas da decenni e, al momento, dobbiamo affidarci a fornitori esterni, che siano Russia, Stati Uniti, Qatar o altri. Questo affidamento ha dimostrato di avere un costo significativo, con i prezzi del gas europeo che sono aumentati vertiginosamente a seguito dell’invasione russa dell’Ucraina. Come cittadini europei, ci troviamo di fronte a una scelta: continueremo a usare il gas, quindi perché non produrlo da noi? Non da ultimo, perché la produzione domestica emette significativamente meno carbonio rispetto al GNL globale.

Nei paesi in cui operiamo vediamo già i primi segni che i governi saranno più favorevoli alla produzione di gas domestico. Vogliamo che questo slancio continui a un ritmo più rapido da parte di tutti i governi del nostro portafoglio. Non c’è dubbio che continueremo a usare il gas per decenni: l' AIE (Agenzia Internazionale dell'Energia) ha chiesto investimenti nell’esplorazione! Vogliamo investire per garantire posti di lavoro lungo tutta la filiera e sostenere la sicurezza energetica nazionale. Affinché ciò accada, potremmo fare richiesta per nuove licenze, finalizzate a nuove attività.

 

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Energean: un partner di fiducia per tutti gli stakeholder. La fiducia deve essere ricambiata.

Comprendiamo le preoccupazioni ambientali. Operiamo offshore da oltre 40 anni. Coesistiamo in totale armonia con le industrie turistiche e della pesca locali. È così che operiamo in tutto il nostro portafoglio. Siamo un operatore responsabile.

 

Forniremo energia sicura e affidabile e lavoriamo in collaborazione con le comunità locali. Chiediamo lo stesso impegno anche ai nostri stakeholder politici. Impegniamoci per la sicurezza energetica nazionale. Ci sono altri paesi che si stanno impegnando a costruire la propria base di risorse collaborando con operatori upstream indipendenti; chiediamo che anche l’Italia ne riconosca tale chiaro beneficio.

 

Energean vuole produrre di più in Italia e l’Italia ha bisogno di una maggiore produzione domestica. Lavoriamo insieme.

Guarda il video qui: Intervista con Mathios Rigas, Ceo di Energean